Tuesday, December 29, 2009

彭迪夫發表致拉素球迷的公開信



今天早上,彭迪夫公開了一封寫給拉素球迷和羅馬城朋友的信,他感謝所有一直支持自己的朋友,而且表達出要離開這座城市的痛苦。彭迪夫這樣寫道:

這封公開信給我一個很好的機會,去感謝拉素球迷和在羅馬城一起生活五年的朋友。從2010年開始,我將會是你們的對手,穿起其他球隊的球衣。這四年在羅馬城的日子,還是讓我感到高興的。當我還是一個小孩子的時間,他們就已經把我收購,支持者也十分接納我。不過,現在所有東西已經改變,從此以後我們就是對手。

以往,我每次都努力付出所有,希望為藍鷹嬴得一切。記得在意大利杯決賽時,我踢得很好,而且融入了比賽當中。我當時是充滿著比賽的熱情,因為拉素是一個屬於我的家。

現在我已經穿起一件新的球衣,來到一座新的城市。這些年來,我曾想過很多次,可以永遠留在拉素。不過這是不可能的,這就是足球世界,大家都知道我是怎樣離開球隊的。對不起,但事實就是如此,我喜歡在球場上擊敗後防隊員和門將,但不是在法庭上嬴下官司。無論如何,這場官司可說是雨過天晴,讓我能繼續踢球,希望一切都已經結束。我們後會有期,祝各位新年快樂!

以下是彭迪夫公開信原文:

Il Messaggero mi dà l’opportunità di salutare i tifosi della Lazio e i tanti amici romani di oltre 5 anni passati qui. Gli ultimi mesi mi hanno insegnato quanto sono brutti la bugia, l’ipocrisia, l’opportunismo di cui è pieno il mondo del calcio e non solo. Non voglio usare parole dolci e false proprio adesso, nel momento in cui vado via. Voglio essere sincero come lo sono stato dal primo giorno a Formello.

Quello che dico può non piacere. Dal 2010 sarò un avversario, esulterò, abbraccerò compagni con una maglia diversa da quella biancoceleste. E cercherò di essere di nuovo felice come lo sono stato nei primi quattro anni in questa città che mi ha adottato che ero ancora un ragazzino. Non è facile da accettare anche per quegli amici e quei tifosi che, malgrado tutto, hanno continuato a incoraggiarmi quando mi incontravano per strada. Le nostre strade adesso si dividono, divento un avversario.

Ho sempre dato e fatto di tutto per far vincere la Lazio assecondano i desideri del presidente ogni volta che me lo ha chiesto, quelli dell’allenatore, dei medici e dei compagni. Ho giocato stirato e infiltrato pure la finale di Coppa Italia sapendo che l’avventura si stava per concludere. L’ho fatto convinto,con entusiasmo perché la Lazio era diventata la mia casa.

Adesso proverò a farlo di nuovo ma con una nuova maglia e in una città che non potrà essere Roma. Tante volte in questi anni ho pensato di restare alla Lazio per sempre. Non è stato possibile, succede nel calcio. Il perché lo sapete. Mi dispiace però dovermene andare in questo modo. Non è bello, non è nel mio modo di essere. A me piace battere i difensori e i portieri sul campo, non vincere le cause in tribunale. Che c’entro io con gli avvocati? Ecco allora che nel momento della soddisfazione per la vittoria di una battaglia dura che mi concede di tornare a giocare avverto anche l’amarezza per un epilogo che non mi piace. No, non doveva finire così.

Arrivederci Roma e Buon Anno Lazio.”

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